CANTINA

Rizzo

 

 

La vita è troppo breve per bere vini mediocri”. È con questa filosofia che Gianvito guida la sua attività enologica con il prezioso supporto di suo padre.

È nel sud Italia a Felitto, non lontano dai templi greci di Paestum (Campania) che nacque la “Cantina Rizzo” nel mezzo delle colline dell’entroterra.

Negli anni settanta produceva principalmente uva per la cooperativa vinicola Val Calore. Ma, trent’anni dopo, Gianvito decise di dare un’altra svolta all’azienda di famiglia creando la propria cantina. Da allora, punta sulla qualità dei vitigni autoctoni come l’Aglianico (rosso) e Fiano (bianco), ma ha anche avuto il coraggio di “risuscitare” l’Aglianicone una vecchia varietà in via di estinzione. Ne troviamo le prime tracce nell’ottavo secolo prima di J.C. quando le colonie greche la impiantarono in questa regione. Questa varietà divenne il “padre genetico” dell’Aglianico.

 Il “Canto della Vigna” della Cantina Rizzo è un bel rosso piuttosto corposo che dona all’Aglianicone il posto che merita. Abbiamo apprezzato anche gli altri rossi e bianchi che si distinguono per il loro carattere e la loro freschezza, come ci si aspetterebbe dal Sud.

Portrait vigneron Rizzo
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